La lingua turca appartiene al gruppo uralo-altaico.

La lingua originalmente parlata dalle popolazioni Altaiche che sono vissute nella zona della steppa intorno alle catene montuose degli Altai che confinano con la Cina, la Mongolia e la Russia.

La lingua Altaica si è distribuita fino ai Balcani ed oggi 140-150 milione di persone parlano derivati di questa lingua. Dal ceppo altaico sono derivate anche le lingue giapponese e finlandese.

Con la riforma voluta da Ataturk, molte parole persiane ed arabe furono eliminate dalla lingua e sostituite da nuovi vocaboli. L’alfabeto latino sostituì nella scrittura la vecchia grafìa araba.

Con l'inizio del 20° sec., in seguito ai cambiamenti e alle riforme del paese, Mustafa Kemal Ataturk con la sua filosofia di occidentalizzazione del paese decise di cambiare la lingua fino ad allora parlata, adottando l'alfabeto latino e purificando la lingua dagli idiomi e dalle parole arabe e persiane che avevano influenzato il linguaggio letterario dell'Impero Ottomano.

Questa notevole trasformazione fu però di difficile attuazione nella realtà: ci sono voluti moltissimi anni, infatti, prima di arrivare all'attuale lingua moderna turca, in quanto in quel periodo il tasso di alfabetismo era inferiore al 20%. Ancora oggi persistono alcune difficoltà di comunicazione tra vecchia e nuova generazione.

La bandiera turca in origine aveva solamente una falce di luna su sfondo verde, ma quest'ultimo venne cambiato nel 1793 quando il sultano ottomano Selim III decise di inserire il rosso. Nel 1844 venne poi aggiunta la stella.

Attualmente, quindi, la bandiera turca è rossa con una falce di luna e una stella a cinque punte, entrambe bianche. La bandiera ha un'origine complessa, per molti versi addirittura leggendaria, in quanto il disegno è molto antico, e fu anche, con varie differenze, la bandiera dell'impero ottomano.

In turco, la bandiera viene chiamata "Ay Yildiz", che significa luna e stella.